Ceramiche Casu
Siniscola

Benvenuti. Questo è il blog della produzione di ceramica storica e autenticamente sarda di Casu Mario a Siniscola, la lavorazione di ogni pezzo è al tornio e le decorazione sono eseguite a mano. Particolare e rara Mario Casu adotta anche la cottura con forno a legna, ben raccontata nel video "Una famiglia di vasai" pubblicato dal Museo etnografico.
Non utilizzando stampi possiamo eseguire qualsiasi cosa su ordinazione, lasciando scegliere al cliente, l'oggetto di ceramica, la forma, le misure e i colori.
Per qualsiasi informazioni scrivere a mariocasu1@gmail.com

martedì 25 ottobre 2011

Contenitore pro sa Pompia intrea

Il contenitore è nato dall'idea di mio nonno Paolo. Questo oggetto gli fù chiesto al tempo da un signore, per regalarlo agli sposi. Il conteniore pieno di pompìa è ricoperto di miele,veniva sigillato con il tappo con della cera, e donato. Da quel periodo questo oggetto si tramanda nella nostra bottega. La Pompia (per alcuni Citrus × mostruosa, termine non riconosciuto a livello accademico essendo questo agrume ancora poco studiato e in via di classificazione), o meglio, sa pompia (con l'accento sulla i), è un agrume endemico della Sardegna, diffuso in particolare nei comuni di Siniscola,e della Baronia...
Descrizione sintetica del prodotto:
La pompia intrea si presenta di forma rotonda e schiacciata, colore ambrato (che può andare dal chiaro allo scuro), consistenza compatta e gommosa, sapore molto particolare, agrumato e leggermente amarognolo. Si ottiene attraverso un processo di lavorazione piuttosto lungo e meticoloso,
svolto prevalentemente a mano e con l’ausilio di pochi utensili da cucina.
Gli ingredienti utilizzati, oltre a questo frutto, sono: miele millefiori e, a volte, sciroppo ottenuto con zucchero semolato e acqua. Il frutto viene lavato accuratamente; utilizzando una grattugia o un piccolo coltellino, viene asportata la parte gialla delle scorza. Successivamente vengono praticati due fori sui lati schiacciati del frutto, sufficientemente grandi da permettere l’introduzione di alcune dita che dovranno
staccare e asportare la polpa interna senza che il frutto si rompa. Eseguita questa preliminare operazione la pompìa viene fatta lessare per circa 10 minuti in acqua bollente e quindi messa a sgocciolare e quindi ad asciugare su dei canovacci per almeno 12 /15 ore.
A questo punto, la pompia è pronta per la fase di canditura che, secondo tradizione, richiede il solo utilizzo di miele millefiori (questo ingrediente garantisce infatti anche una migliore conservazione). Alcuni, candiscono il frutto con lo sciroppo di acqua e zucchero, cui si aggiunge, circa a metà
cottura, il miele.
Per la canditura, le pompie vengono adagiate in un tegame, dove in precedenza è stato messo a scaldare il miele (o lo sciroppo di zucchero). Il miele deve ricoprire interamente i frutti e deve essere rabbocato man mano che viene da questi assorbito. A fuoco lento, le pompie devono cuocere per almeno 5/6 ore, tempo necessario a far si che le scorze della pompia assorbano il miele, dal quale prenderanno il
caratteristico colore ambrato. Estratte dal fuoco, le pompie vengono fatte raffreddare per essere poi sistemate per la conservazione dentro vasi chiusi di vetro, ceramica o terracotta.
Nel contenitore di conservazione, vanno ricoperte con lo sciroppo di cottura e all’occorrenza altro miele.
Materiali e attrezzature per la preparazione e il condizionamento
Attrezzature: grattugia, coltellino, canovacci, pentole, tegami e fornelli. Locali: deve trattarsi di un laboratorio di pasticceria attrezzato con fornelli. Per il confezionamento devono essere utilizzati contenitori per alimenti, possibilmente in vetro, terracotta o ceramica provvisti di tappo.

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